L’Accademia Tribe Jiu Jitsu è la prima autentica Accademia di Jiu-Jitsu Brasiliano Italiana, fondata a Roma nel 1999 dal Maestro Federico Tisi, pioniere italiano della disciplina, per divulgare lo stile della scuola brasiliana di Jiu Jitsu nella Capitale e poi in tutta Italia nel modo più serio e professionale possibile. Oggi la nostra Accademia ha la propria sede centrale a Milano e circa 40 sedi in tutta Italia, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, ed è un’ Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata all’Unione italiana Jiu-Jitsu alla International Brazilian Jiu-Jitsu Federation.

Il nostro obiettivo è divulgare il Jiu-Jitsu Brasiliano.

Benefici, preparazione e assistenza tecnica: ecco cosa offrono i nostri corsi di Jiu-Jitsu Brasiliano.

Durante i nostri corsi indichiamo tutti i benefici che il Jiu-Jitsu Brasiliano offre, fornendo ai nostri associati una solida preparazione sui fondamenti del Jiu-Jitsu accademico sotto la guida di tecnici preparati.
Essenziali sono, per questo motivo, i corsi collettivi, i seminari tecnici e i corsi di formazione e di aggiornamento che organizziamo per i nostri istruttori, avvalendoci anche di numerosi consulenti tecnici esterni di fama mondiale.

La nostra scuola di Jiu-Jitsu Brasilianoè, inoltre, molto attiva dal punto di vista agonistico.
Offriamo, infatti, ai nostri praticanti, la possibilità di esplorarne in modo professionale ed approfondito le molteplici varianti agonistiche che lo caratterizzano. Abbiamo, così, formato negli anni diversi atleti che si sono distinti a livello nazionale, europeo e mondiale.

Il Jiu-Jitsu Brasiliano: arte marziale, sport da combattimento e metodo di difesa personale.

Questa disciplina insegna che una persona più piccola e debole può difendersi con successo da un assalitore più grande e più forte.

Lo fa portando lo scontro al suolo, dove utilizzerà, essendo uno sport specializzato nella lotta, appropriate tecniche come leve, chiavi articolari e strangolamenti.

L’allenamento nel Jiu-Jitsu Brasiliano si pratica principalmente con il kimono (gi) ma negli ultimi anni la Federazione Internazionale ha introdotto anche competizioni senza kimono (no-gi o grappling).

Le sessioni di allenamento in cui ci si confronta con un avversario non collaborativo giocano un ruolo maggiore nell’allenamento e ne caratterizzano uno dei punti più importanti. Va sottolineato, comunque, come quest’arte, pur essendo fortemente orientata al combattimento, sia sicura e compatibile con persone di ogni genere.

Il Jiu-Jitsu, che tradotto dal giapponese significa “arte dolce” o “arte della cedevolezza”, è una della arti marziali più antiche.

Affondando le sue radici in antichi sistemi di lotta indiani e cinesi, il Jiu-Jitsu è stato poi elaborato in Giappone ed adottato dalla classe guerriera dei Samurai come sistema di difesa e di attacco globale. Permetteva, quindi, di avere la meglio su di un avversario utilizzando tecniche di percussione, proiezione, leva articolare, strangolamento, o tecniche che prevedevano l’utilizzo di armi.

Col passare del tempo il Jiu-Jitsu tradizionale giapponese ha subito un processo di frammentazione che ha dato origine alle note arti marziali giapponesi quali il judo, il karate, l’aikido.

L’origine del Jiu-Jitsu Brasiliano risale ai primi del novecento, quando il grande maestro di judo e di Jiu-Jitsu Maeda, si trasferì in Brasile.

Grazie ai suoi exploit nel Jiu-Jitsu e alle sue vittorie nel corso di incontri senza regole, disputati e vinti in tutto il mondo, venne incaricato di monitorare lo sviluppo della comunità giapponese in Brasile. Durante lo stesso periodo, il brasiliano Gastao Gracie, erede di una famiglia di diplomatici di origine scozzese aiutò Maeda. Fu proprio questa circostanza a fare incontrare questi due personaggi e a legarli da un profondo vincolo di amicizia. Grazie a questa amicizia che Maeda decise di compiere un gesto all’epoca inconsueto: insegnare al figlio maggiore di Gastao, Carlos, l’arte del judo e del Jiu-Jitsu.

Carlos apprese il Jiu-Jitsu di Maeda e dopo poco tempo si trasferì a Rio de Janeiro dove aprì una sua Accademia ed iniziò un grande lavoro di divulgazione del Jiu-Jitsu.

Carlos ebbe 21 figli e 98 nipoti, e tutti suoi figli maschi sono diventati cinture nere.

Suo fratello minore, il famoso Helio Gracie ha sicuramente contribuito più di chiunque altro all’elaborazione del Jiu-Jitsu Brasiliano così come lo conosciamo oggi. È noto per le sue sfide contro il più grande judoka giapponese Kimura e per le vittorie dei suoi numerosi figli, principalmente Rickson e Royce. Proprio loro hanno contribuito per primi a divulgare il Jiu-Jitsu Brasiliano al di fuori del Brasile, rivoluzionando il panorama marziale mondiale in modo radicale.

Da ricordare anche il primogenito di Carlos, Carlson Gracie, leggendario lottatore di Vale Tudo, nonché maestro di moltissimi lottatori che hanno fatto la storia di questa disciplina, e di Carlos Gracie Jr, attuale presidente delll Confederazione di Jiu-Jitsu Brasiliana ed Internazionale, responsabile della grande diffusione mondiale del Jiu-Jitsu brasiliano agonistico.

Tutti i membri della Famiglia Gracie ed i loro studenti hanno poi fondato numerose scuole di Jiu-Jitsu, sia in Brasile che all’estero. In questo modo, quest’arte marziale diventò un fenomeno di massa in Brasile ed una delle realtà marziali in più grande espansione nel resto del mondo.

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